Acoustat Servocharge Amplifier ... e due! Rieccoci ... un'altra coppia di Servocharge che ho provveduto a restaurare e riportare alla gloria che meritano. Questa coppia di Servocharge è arrivata in uno stato abbastanza disastrato: sporca, rimaggiata, pasticciata. Già da una prima occhiata era evidente la necessità di una profonda opera di restauro.
Vista la situazione non certo rassicurante, non mi sono azzardato a dare tensione. Ho preferito procedere smontando tutto. I telai saranno quindi riverniciati, e poi i due amplificatori saranno ricostruiti e, su richiesta del propritario, verranno aggiunti i miei moduli DSP allo scopo di rendere questi amplificatori più moderni, più attuali. Perchè nella sostanza il Servocharge è un'ottima macchina, il cui limite principale è quella fetida equalizzazione che gli è stata volutamente data da Acousta. Un'equalizzazione che porta le voci sempre in secondo piano, che letteralmente tarpa le ali ad un sistema altrimenti estremamente ben suonante. Ma questo lo vedremo alla fine di questo articolo. Torniamo al restauro. Riporto subito la lista degli interventi eseguiti Interventi da eseguiti:
Alla fine, gliamplificatori riacquistano la loro grinta:
Dalle risposte alle medie
frequenze si osserva come il servocharge originale abbia un pronunciato buco
sul medio basso (fra i 50Hz e i 150Hz) a cui segue una certa esaltazione del
medio (fin verso i 300Hz o gli 800Hz a seconda della posizione del controllo
del bright). Con il dsp invece ho una risposta
sostanzialmente piatta fra i 25Hz e i 500Hz, un leggero buco di pochi dB fin
verso i 1000Hz e poi un leggero decadimento molto morbido alle alte frequenze. Ne consegue che mi aspetto che
con il dsp il servocharge abbia un suono generalmente più neutro ed
equilibrato, con maggiore presenza delle voci (soprattutto maschili) e ridotto
effetto “trapano” delle voci femminili. E’ ovvio che questa regolazione
segue il mio gusto personale, e che non necessariamente rappresenta l’ottimo
sia in relazione ai gusti di ascolto che ad eventuali contributi della risposta
dell’ambiente stesso. Tuttavia il bello del dsp è che la risposta si può
sostanzialmnte regolare come vogliamo. Per cui nel caso si può organizzare un
pomeriggio di ascolto e regolazione.
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