Stradivari
4 - automatik
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E' questa, una radio piuttosto rara, costruita in Germania alla fine degli anni '50, costava, se non sbaglio, attorno ai 1500 marchi! E' dotata di un sistema di sintonia automatico molto ingegnoso che funziona sia su tutte le gamme AM che sulla gamma FM. Inoltre ha già un rivelatore FM stereo. Tutta la radio è gestita da un serie di relè. Il mio esemplare si trovava in condizioni estetiche passabili e, elettricamente, funzionava discretamente. In un primo momento, data la complessità, pensavo di non toccare niente, ma fui incuriosito dal sistema di sintonia automatica che non sempre funzionava correttamente e da un relè che non si eccitava. Una prima verifica rivelò l'assenza di una linea di alimentazione .... così iniziai a lavorarci. Trovai quindi che, probabilmente a causa di interventi maldestri, un filo era collegato a massa senza motivo. Trovati gli schemi originali, ho cominciato una paziente verifica di tutto il circuito. Tuttavia lavorare su questa radio non è semplice perchè il telaio, da solo, pesa una decina di kg (a cui ne vanno aggiunti altrettanti per il mobile e gli altoparlanti), senza contare le dimensioni davvero immense e il fatto che il mobile, sul fondo, ha un'apertura troppo stretta per lavorarci comodamente. Resta solo una cosa da fare: costruire un trespolo di legno che sorregga il telaio a testa in giù in modo da poterci lavorare comodamente. Costruire il trespolo è facile: basta comprare dei travetti di legno (nei Brico Center si trovano facilmente anche se costano cari) e unirli con viti autofilettanti piuttosto lunghe. In un primo tempo avevo fatto la struttura delle foto seguenti:
Era già sufficientemente robusta, ma scricchiolava in modo sinistro, pertanto ho poi aggiunto dei rinforzi sugli angoli in modo da irrigidire la sezione. La foto seguente mostra il trabiccolo (a lavori conclusi, per questo smontato dalla radio). Si osservi il grado di sporcizia che caratterizza la radio: i tasti, le manopole, la scala parlante sono letteralmente coperti da una crosta di sudiciume invecchiato probabilmente per decenni. Tutto ciò non deve però spaventare, poichè queste macchine possono essere completamente smontate e pulite .... è proprio quello che ho fatto. Per prima cosa ho messo a posto l'elettronica: c'è voluto parecchio tempo e molta, ma molta pazienza, anche perchè, una volta recuperato lo schema elettrico, ho dovuto interpretarlo e studiarlo a fondo per poter trovare i necessari punti di test sulla radio. Però alal fine ci sono riuscito! Finalmente, il 10/06/2006, questa splendida Sradivari 4 ha ripreso a funzionare come fosse nuova. In definitiva, dopo aver corretto quell'errore di cui avevo accennato sopra, ho provveduto anche a pulire tutti i potenziometri, ricostruire un paio di contatti sul potenziometro del volume (che è stato aperto, ripulito, aggiustato e richiuso ... un lavoro di fine "orologeria") e "calibrare" il sistema di sintonia automatica. Ho scritto "calibrare" fra virgolette perchè, ovviamente, dal solo schema elettrico non posso certo capire come debba essere effettuata una vera e propria calibrazione. Pertanto sono andato un po' a occhio, prima cercando di capire a cosa servissero i vari potenziometri di regolazione, successivamente li ho regolati per avere il miglior funzionamento possibile del sistema. Ed è uno spettacolo premere il bilancere della sintonia automatica e vedere partire l'indice della scala parlante che poi si ferma centrando perfettamente l'emittente. A questo punto occorreva dare un'energica pulita al tutto. Pertanto tutto quello che si poteva smontare è stato rimosso e messo a mollo in una bacinella con acqua e sapone. Stesso trattamento anche al mobile: con molta delicatezza ho tolto il pannello frontale (quello che sorregge gli altoparlanti) facendo attenzione a non danneggiare la tela. Poi il mobile è stato completamente sverniciato, quindi trattato con mordente e cera per mobili. Il risultato è visibile nella foto seguente A questo punto rimaneva solo da rimontare il telaio. Con le foto che seguono spero di dare un'idea della bellezza di questo oggetto:
Ad un certo punto dell'operazione, man mano che mi rendevo conto della particolarità dell'oggetto e della "strana" mancanza di informazioni (dico "strana" perchè esistono varie banche dati con gli schemi degli apparecchi radio e TV costruiti dagli anni '30 fino ad oggi), ho provato a chiedere in giro quale potesse essere il valore di un esemplare in perfetto stato. Risultato? Boh? I vari esperti cui mi sono rivolto non sono riusciti a identificare il modello ... probabilmente ne sono stati costruiti troppo pochi.
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