Probabilmente mi crederanno
in pochi non importa, chi avrà voglia di provare avrà
grosse sorprese.
In sostanza propongo l'uso dei comuni trasformatori toroidali di alimentazione
come trasformatori di uscita per amplificatori audio. Lungi da me sostenere
che sia la migliore soluzione al mondo, è comunque un modo per
provare le elettroniche valvolari senza doversi svenare per un TU commerciale
e ottenendo comunque dei risultati eccellenti.
Da prove che ho personalmente
condotto su un trasformatore con primario a 220V, secondario a 12V e
potenza di 100VA (fra l'altro è cio chè serve per il Valvolozzo)
ho misurato (con una potenza erogata di 3W) una banda passante di 30Hz
- 25kHz (ovviamente a -3dB).
All'ascolto si nota una gamma bassa profonda e molto articolata, una
gamma media molto pulita, voci molto realistiche e un estremo alto molto
limpido (forse un pelo troppo presente).
L'unico svantaggio è che la corrente del primario non può
avere una componente continua (pena la saturazione del nucleo, privo
di traferro, e distorsioni molto elevate), ma a questo si rimedia con
un accoppiamento a induttore e condensatore. In sostanza, per un motaggio
single - ended, occorre un circuito del tipo in figura.
Il valore dell'induttore
e del condensatore devono essere valutati caso per caso posso
soltanto dare delle indicazioni di massima.
Per l'impiego con la EL34 (che richiede un carico di 2500 ohm) deve
essere
· L1 = 15H
· C1 = 47microF
· T1 = Prim: 220V; Sec: 12V; 100VA
nel caso di diffusori da 8 ohm, mentre per casse da 4 ohm è necessario
un secondario a 9V.
L'induttore non è critico, non essendo attraversato dal segnale
audio.
Molto importante invece è il condensatore: è necessario
un componente di buona qualità. Io ho ottenuto ottimi risultati
con dei polipropilene della RES (che però costano un occhio)
e con degli elettrolitici veloci per alimentatori switching (in questo
caso è meglio abbondare verso i 220microF).
Infine la scelta del trasformatore. In generale tutti i toroidali
si adattano bene, ne esistono, però, alcuni di qualità
veramente infima che presumibilmente danno risultati mediocri. Pertanto
scegliete solo quelli con avvolgimenti curati (nei quali, cioè,
il filo è avvolto con ordine, e non forma una matassa appallottolata).
Eccellenti sono quelli della RS, ma non sono ovviamente gli unici. Consiglio
di cercare presso i normali rivenditori di materiale elettrico (solo
per alcune tensioni è pressochè necessario rivolgersi
alla RS). Per avere una buona resa in gamma bassa è necessaria
un'induttanza primaria piuttosto elevata, in generale i trasformatori
da 100VA si adattano bene allo scopo.
Per il rapporto di trasformazione è necessario ricordare che
vale la relazione
Z1=Z2*(N1/N2)^2
(dove N1/N2 è il rapporto
di trasformazione, Z1 l'impedenza riportata a primario, Z2 l'impedenza
collegata al secondario).
Per fare un esempio, un trasformatore con primario a 220V e secondario
a 12V ha N1/N2=18.33, quindi collegando al secondario un carico di 8
ohm presenta al primario un'impedenza di 2600 ohm.